GUDO VISCONTI | |
L’insediamento di Gudo Visconti ha origini antiche.
Il nome stesso Gudo e’ toponimo noto in area milanese (si prenda ad esempio l’omonimo Gudo Gamberedo) e rimanda ad una radice etnica GUD – GOD – GUID che si ritrova con una certa frequenza in area lombarda e in genere nell’Italia settentrionale (Guidizzolo, Goito…). E’ molto probabilmente da porre in relazione con la presenza di presidi militari ostrogoti in un periodo che va dalla fine del V secolo a tutta la prima meta’ del VI secolo d.C.. Per quanto riguarda il priodo alto e basso medioevale si conoscono documenti che attestano l’esistenza del borgo nel XI secolo: a quest’epoca l’abate di S. Ambrogio in Milano risulta possessore di alcuni terreni nel territorio di Gudo, successivamente ceduti al Monastero di S. Vittore di Meda. Nella seconda meta’ del Settecento i discendenti di questa famiglia figurano ancora tra i maggiori possessori di beni immobili nel Comune. Una prima vaga descrizione dell’assetto urbano di Gudo Visconti si puo’ intravedere, con molta approssimazione, in documenti grafici del XV e del XVI secolo. In particolare una carta – probabilmente cinquecentesca – rappresenta i due poli che dovettero segnare lo sviluppo del paese attorno allo spazio oggi oggetto del progetto di riqualificazione: la Chiesa ed il Castello. Su questi due elementi e sulla brera su cui prospettano ruotano la vita e l’espansione del piccolo centro. La chiesa porta la dedicazione ai Santi Quirico e Giuditta, e sappiamo che nella seconda meta’ del Seicento vi vennero trasportate le reliquie di S. Costantino, per opera di Carlo Passarini, il quale eresse anche la Cappella dedicata al santo. |
Foto presa dal sito www.gudo.it
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